Eriosyce crispa
Cactaceae Eriosyce crispa (F.Ritter) Katt. (1994)
SINONIMI
Horridocactus crispus (F.Ritter) Backeb. (1962); Neochilenia nigriscoparia Backeb. (1962); Neoporteria crispa (F.Ritter) Donald & GDRowley (1966); Neoporteria vallenarensis var. crispa (F.Ritter) AEHoffman. (1989) (nome illegittimo); Pyrrhocactus crispus F.Ritter (1959).
FAMIGLIA: Cactaceae
GENERE: Eriosyce
SPECIE: crispa
Il nome "crispa" deriva da "crispo" (increspare, arricciare): increspato, ricciuto, crespo.
Cactacea piccola, solitaria, di forma globosa da appiattita a leggermente cilindrica; raggiunge 10 centimetri di diametro.
È di colore nerastro, brunastro, verde oliva scuro. L'epidermide è ricoperta da uno strato di una sostanza cerosa bianco-grigiastra che la pianta emette, presumibilmente, per difendersi dall'essiccazione nel suo ambiente estremamente arido.
Le costolature sono formate da tubercoli; le aureole presentano una lanuggine biancastra e spesso risultano infossate.
Le spine sono di colore nero che con il tempo può diventare bianco sporco: da 1 a 5 centrali lunghe da 15 a 80 millimetri; da 6 a 14 radiali più sottili, lunghe da 10 a 50 millimetri.
I fiori sono di colore biancastro, rosato, rossastro con nervature rosso/brunastre. Spuntano nella parte apicale della pianta.
ORIGINE
CILE (Atacama, da Huasco a nord di Totoral Bajo).
HABITAT
Si trova nelle aree costiere. Cresce in zone dove si verificano scarse piogge ed un minimo di umidità è assicurata delle fitte nebbie che spesso risalgono dal mare.
ESPOSIZIONE
Pieno sole.
BAGNATURE
Dall'inizio della primavera fino alla metà di giugno e da settembre ad ottobre; da novembre a marzo tenere asciutta o dare qualche sporadica e modica annaffiatura.
TEMPERATURA MINIMA
+ 5 gradi centigradi.